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Una delle sedi dell'opeartore Francese |
L’azienda francese di Web hosting ha terminato la costruzione del suo quarto data center di Roubaix, fiore all’occhiello di una rete di infrastrutture che si vanta di essere vicina all’ecosostenibilità totale. Grazie a un sistema di raffreddamento ad aria, i consumi toccano livelli bassissimi. E alle porte ci sono nuovi servizi anche per le aziende italiane.
Accanto ad Apple e ai suoi progetti di data center green, in via di sviluppo in North Carolina e Oregon
e basati soprattutto sull’energia solare, c’è anche un nome meno
celebre – almeno da questa parte dell’oceano e delle Alpi –, quello
francese di Ovh, che a costruire un business IT all’insegna del rispetto dell’ecosistema ci aveva già pensato da tempo.
Il grande edificio numero quattro di Roubaix non è un data center qualsiasi: grazie a un sistema di raffreddamento ad aria, i server sono mantenuti alla giusta temperatura con un dispendio minimo di energia, facendo ricorso a dei ventilatori ed evitando l’aria condizionata. In termini un po’ più tecnici, il sito presenta un rapporto PUE (Power usage effectiveness) particolarmente basso, con un indice collocato tra 1,1 e 1,2.
Un numero che rappresenta un buon traguardo, gradualmente migliorato (era 1,6 nel 2003) e nettamente più “ecologico” rispetto al valore tipico di 2,2 dei data center tradizionali. Per dare un’idea del consumo medio di questo tipo di soluzioni all’avanguardia, attualmente Ovh utilizza meno di 10 W per raffreddare un server da 100 W.
Altri centri dati dell’azienda sfruttano metodi di raffreddamento a liquido:
abbattendo di circa il 70% il calore prodotto dal processore dei
server, questa tecnica permette di dimezzare i costi energetici. Un
piccolo quantitativo di aria condizionata, o in certi casi la semplice
ventilazione sono in grado di eliminare il restante 30% di calore.
ictbusinnes.it
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