lunedì 29 ottobre 2012

Arrivano le connessioni super-veloci per il Sud America

Rete di collegamenti sottomarini in Sud-America

La società californiana annuncia l’upgrade del cavo di rete sottomarino di 20mila chilometri che collega Nord e Sud America, con l’utilizzo della piattaforma DTN-X. L’operatore Telefonica offrirà connessioni a 500 gigabit e 5 Terabit al secondo a 200 milioni di utenti.

Le comunicazioni in viaggio tra Nord e Sud Americana guadagnano un nuovo sprint, imparando a correre alla velocità di 5 Terabit al secondo: merito di un progetto che ha ammodernato il cavo di rete sottomarino internazionale Sam-1, che collega i due continenti, appoggiandosi alle tecnologie diInfinera Corporation. Ovvero a DTN-X, piattaforma di fibra ottica grazie alla quale l’operatore Telefonica può ora distribuire super-canali a lungo raggio FlexCoherent a 500 Gb/s integrati con una rete di trasporto ottico OTN a 5 Terabit al secondo

I vantaggi ricadono sia sull’utente, sia sul provider di servizi telco. Telefonica International Wholesale Services – società parte di Telefonica Global Solutions – ha adesso a disposizione una soluzione di rete scalabile senza aumenti di costi operativi. Lo switching OTN integrato, affiancato da un Gmpls (Generalized Multi-Protocol Label Switching, una tecnologia per l’instradamento di diversi protocolli tra i nodi di origine e di destinazione del network) di ultima generazione, fornisce alla rete la massima flessibilità di lunghezza d’onda.

Una maggiore velocità e affidabilità della connessione sono i benefit di cui godranno i circa 200 milioni di clienti di Telefonica International Wholesale Services che utilizzano il collegamento voce-dati tra Stati Uniti e Sud America. Dal punto di vista infrastrutturale il progetto di upgrade non è stata una passeggiata: il cavo Sam-1 si snoda sotto il mare lungo circa 20mila chilometri, incrociando stazioni di approdo in Brasile, Argentina, Cile, Perù, Ecuador, Guatemala, Colombia, Porto Rico e Florida.

“La nostra piattaforma DTN-X – ha spiegato Tom Fallon, Ceo di Infinera – offre a Telefonica la capacità integrata di trasporto DWDM e switching OTN senza compromessi, che unitamente ai nostri PIC 500G (circuiti fotonici integrati) leader del settore permettono all’operatore di attivare rapidamente qualsiasi servizio e migliorare così la sua posizione competitiva sul mercato".

“Realizzare la nostra rete con la tecnologia Infinera – ha commentato Jose Ramon Vela, Ceo di Telefonica Global Solutions – ci ha permesso di ottenere senza problemi un upgrade a un data-rate maggiore e di effettuare un rapido e semplice deployment dei servizi”.

ictbusinnes.it

lunedì 1 ottobre 2012

Negli Usa stenta ancora NFC, alcuni Big non ci credono



Negli Stati Uniti la tecnologia Near Field Communciations non si sta diffondendo. I commercianti non vogliono aggiornare i terminali di pagamento perché pochi utenti dispongono di temrinali compatibili con lo standard. Apple l'ha integrata nell'iPhone 5 ma non la promuove.




Si infoltisce il gruppo dei detrattori della tecnologia NFC. Oltre a Apple, che non ha voluto integrare la tecnologia Near Field Communications dell'iPhone 5, ora si aggiungo altre voci contrarie. Significativa l'opinione di John Donahoe, amministratore delegato di EBay, secondo cui NFC dovrebbe essere l'acronimo di "Not For Commerce" in quanto non condivide l'opinione che la tecnologia in questione trasformerà i cellulari in portafogli mobili.
Nonostante l'NFC sia supportata dalle più grandi società di carte di credito come American Express, JPMorgan Chase e Capital One Financial, e che sia sostenuta da Isis, una joint venture tra Verizon Wireless, AT & T Inc e T-Mobile USA, a quanto pare non sta decollando negli Stati Uniti. In primo luogo perché i commercianti sono stati riluttanti a spendere soldi per aggiornare i propri terminali fino a quando gran parte dei consumatori non avrà a bordo dei propri telefoni l'NFC.
In secondo luogo, la mancanza di appoggio da parte di un'azienda con grande peso mediatico come Apple non sta certo aiutando. Il costo e lo sforzo di progettazione per incorporare i chip NFC nei telefoni non è giustificato se i commercianti non possono accettare pagamenti con questa tecnologia. Ricordiamo che all'indomani dell'annuncio dell'iPhone 5 Phil Schiller spiegò che Apple non aveva implementato l'NFC perché non è chiaro se saranno risolti tutti i problemi attuali.
Sanjay Sakhrani, analista di Keefe, Bruyette & Woods precisa infatti che "chiunque sperava che l'NFC potesse diventare presto una realtà è rimasto deluso. Molti nel settore speravano che la sua presenza nell'iPhone 5 sarebbe stato un trampolino di lancio, ma così non è stato."
Apple comunque non ha chiuso con questo tipo di approccio ai pagamenti digitali: ricordiamo che sta sviluppando un'applicazione mobile che unisca carte fedeltà, biglietti e altro sul nuovo iPhone. Molti considerano questa opzione una prima versione di portafoglio digitale, salvo la mancanza di un collegamento con le carte di credito.
Altri portafogli digitali sono già stati sviluppati da aziende come PayPal di eBay, Google e Visa, con lo scopo di radunare le carte di credito, i conti bancari, le carte fedeltà e i coupon da usare sia online sia nei negozi fisici. Il problema è che la prospettiva di eliminare il denaro e avere al suo posto uno strumento più sicuro delle carte magnetiche secondo gli esperti non convince i consumatori.
Non mancano ovviamente i sostenitori dell'NFC: gli incentivi offerti da Visa e MasterCard potrebbero in effetti portare a un'ondata di aggiornamenti dei terminali di pagamento nei prossimi anni. In questo caso si interromperebbe il circolo vizioso a cui si è fatto riferimento e i produttori di telefoni si convincerebbero dell'effettiva utilità di questa tecnologia.
Un esperto del settore infatti ha sottolineato che "è difficile oggi comprare un nuovo terminale che non integra la tecnologia NFC, presto sarà impossibile". Il punto è che lo strumento da solo non basta, occorre che i fornitori di software e servizi per i terminali siano pronti ad accettare ed elaborare i pagamenti che avvengono con buoni sconto, carte fedeltà e simili. E al momento non ci siamo.
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