lunedì 13 agosto 2012

Waze e Google Maps: mappe digitali a confronto

Waze logo

Finché Big G continuerà a offrire servizi diversi da quelli della compagnia israeliana, Waze non avrà molto da temere. Neanche da parte di  Apple, in cerca di un'alternativa a Google Maps. Parola di Bardin, che punta tutto, ancora una volta, sugli utenti della community

















La storia è quella già sentita tante volte: il supermercato che apre in fondo alla via e mette a rischio gli affari della piccola bottega di famiglia. A volte però può succedere che la piccola bottega abbia risorse impensabili, ben più grandi di quelle che ci si aspetterebbe ,e che tiri fuori grinta e progetti capaci di tener testa a qualsiasi supermercato. Così potrebbe essere per Waze, la app israeliana per lanavigazione crowdsourced, che conta circa 20 milioni di utenti (metà dei quali accaparrati solo negli ultimi sei mesi) e che si prepara già da tempo a tener testa a giganti come Google Maps e Apple. Quest'ultima infatti - con lo sbarco di iOS6 - ha annunciato la separazione dal servizio di mapping di Mountain View, preferendogli qualcosa di fatto in casa



Come racconta il Ceo di Waze Noam Bardin a Pandodaily, la strategia è semplice: far sì che il crescente stuolo di clienti continui a ingrandirsi e rimanga affezionato al servizio grazie a un opportuno mix di innovazione, grafica, una piattaforma di gaming ed esperienza social. Tanto affezionato che l'arrivo di nuovi concorrenti non sia di alcun pericolo. Ma per far questo, oltre a cortesia edisponibilità, è necessario che l'azienda mostri di aver qualcosa di diverso da offrire. 



L'idea è che pur vendendo tutti gli stessi prodotti, rimanga comunque qualcosa di differente nell'uno e nell'altro. Secondo Bardin, infatti, un'unica app per la navigazione non basta agli utenti, che si muovono in modo diverso a seconda di ciò che fanno. 
“Negli ultimi due anni, su Android, Waze ha avuto una forte crescita a fianco di Google Maps, perché si tratta di due servizi che si prestano a utilizzi diversi”, ha puntualizzato Bardin, aggiungendo: “Noi per esempio ci focalizziamo sulla guida giornaliera per andare al lavoro - su come evitare gli ingorghi e i pericoli su una strada che si conosce - mentre Google aiuta invece a trovare luoghi fuori dalla routine quotidiana. Nessuno usa Google Maps per andare al lavoro, perché non aggiunge nessun particolare valore come invece fa Waze”

Per l'azienda israeliana anche i servizi di navigazione di casa Apple non saranno una minaccia, almeno per i prossimi tempi. Bardin è convinto che Cupertino continuerà a utilizzare la strategia del licensing - forse con il contributo, ancora non ben chiarito nei termini, della stessa Waze, come riportavano le cronache - piuttosto che costruirsi per intero le proprie mappe, secondo la scuola di Google, con Street View. Waze dal canto suo, convinto che lacommunity riesca sempre a vincere in tema di navigazione in tempo reale, spera di riuscire a reggere la concorrenza continuando ad affidarsi agli utenti e ai servizi differenziati. Senza mai smettere di innovarsi come sta facendo, nel tentativo di emulare i successi di Foursquare e Yelp: da qualche giorno, infatti, Waze ha introdotto il confronto in tempo reale dei pezzi di carburante nelle stazioni e la possibilità di aggiungere gli impianti mancanti: dei 3mila impianti già caricati, il 10% è stato aggiunto dagli utenti italiani, leader in Europa per partecipazione. Con tre utenti più attivi di tutti a mappare i nuovi punti di interesse:  ferdinando288GTO (ha aggiunto 49 distributori), frfabi (45) e m4rc072 (35).

wired.it

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